Si avvicina l’Assemblea di Radicali Roma e mi permetto di sottoporre alcune considerazioni.  Credo sia necessario avviare una riflessione circa la realtà del movimento radicale a livello nazionale nonché dei  rapporti delle associazioni territoriali e tematiche tra di loro e con il movimento stesso. Dico movimento radicale e non Radicali Italiani perché in effetti  la crisi sta coinvolgendo la galassia nel suo complesso.

Roma può essere un buon punto di partenza. Innanzitutto dovremmo pensare a degli emendamenti allo Statuto, nello specifico la cancellazione degli articoli :

Art. 4 Comma 1 Capoverso II Il Segretario 
1. [ Il Segretario ] E’ tenuto ad iscriversi a Radicali Italiani entro il quattordicesimo giorno successivo all’elezione, pena la sua decadenza.

Art. 5 comma 2 Il Tesoriere
2. Il Tesoriere è tenuto ad iscriversi a Radicali Italiani entro il quattordicesimo giorno successivo alla sua elezione, pena la sua decadenza.

Art.9 
L’associazione non può presentarsi come soggetto politico a competizioni elettorali.

Oggi Radicali Roma ha suonato le svegli in Campidoglio perché il comune non ha calendarizzato la nostra delibera sulle coppie di fatto presentata con circa 7000 firme. Bellissimo. Ma se avessimo avuto un consigliere comunale forse avremmo potuto far sì che la delibera venisse messa in discussione nei tempi previsti dalle norme.

Questo dovrebbe agganciarsi anche ad una riflessione sulla leadership radicale sulla base di quanto ben analizzato da Anastasia Deodato sul sito di Radicali Verona.

La nostra Assemblea dovrebbe essere un primo passo per avviare un processo di riforma del movimento nazionale che parta però dalle associazioni territoriali per creare un coordinamento capillare ma non gerarchicamente vincolante che consenta al movimento tutto di non procedere più in maniera scoordinata e frammentaria. Anzi grazie alla presenza delle associazioni di arrivare a quella territorializzazione ( non solo geografica ma anche sociale, professionale, culturale ) che dovrebbe essere il risultato di un continuo e concreto scambio reciproco di informazioni  per la organizzazione di azioni comuni tra il movimento nazionale e le associazioni territoriali e tematiche.

michele palermo
12/5/2012 01:57:10 am

Penso sia opportuno chiarire che intendiamo occuparci di qualsiasi tematica che abbia rilevanza attuale nel paese. Da quello che citi pare che ci interessiamo solo di diritti civili.
Si può pensare di istituire gruppi di lavoro tematici, in relazione alle risorse disponibili. Hai preparato la bozza di mozione?

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